È vero che in Ticino “non c’è mai niente da fare”?
Non è vero. Però dipende dove si vive in Ticino; Lugano grazie alle sue infrastrutture (LAC, Centro Congressi) vive tutto l’anno, il Locarnese invece è un po’ più vittima della sua stagionalità turistica.
Il Cantone deve concentrare il suo sostegno sui grandi eventi o sulle piccole iniziative del territorio?
Un discorso non esclude l’altro. Importante sarebbe riuscire a scandire gli eventi, piccoli o grandi che siano, su tutto l’anno.
In Ticino c’è necessità di un centro sociale autogestito, e se sì, in che forma?
Trovo che un centro sociale sia più che apprezzato da tutti, è il fatto che sia autogestito che non va bene. Tutto deve rientrare dentro un quadro di legalità e rispetto delle regole.
A chi serve l’apertura delle discoteche ai 16enni?
Certamente ai ragazzi, che avrebbero la possibilità di avere uno spazio alternativo e controllato dove divertirsi.
Quale nuovo evento le piacerebbe vedere in Ticino?
Il WEF di Davos spostato sulle sponde del Lago Maggiore a Locarno e Ascona.
L’intervento è stato pubblicato su La Domenica del CDT del 19 febbraio 2023.